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Nella pratica scientifica quotidiana vengono utilizzati strumenti, apparati e macchinari che, con il passare del tempo, sono rimpiazzati da altri più precisi. Il destino dei vecchi strumenti è, nel migliore dei casi, quello di diventare pezzi da museo, altrimenti finiscono nei ripostigli dei centri di ricerca. Qualcosa di analogo avviene anche nella formulazione delle teorie scientifiche: si elaborano concetti e nozioni che permettono di costruire ipotesi e teorie, ma una volta che una certa teoria si dimostra inadeguata, vengono abbandonati per finire negli "scantinati della scienza". Il volume indaga alcuni tra i più importanti di questi concetti - chi sa o si ricorda cosa sono il punto equante, l'etere luminifero, l'impeto, l'atomo-vortice, il flogisto? - per offrire una rassegna storica della scienza da una prospettiva diversa da quella usuale, ovvero centrata sugli strumenti concettuali con i quali le teorie scientifiche del passato sono state costruite, più che sulle teorie stesse. Un testo stimolante, ricco di curiosità inedite, scritto in un linguaggio chiaro e accessibile a tutti.